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Beauty Tech in L'Oréal Italia

Scopri i percorsi di carriera in ambito Tech e Engineering!

Stiamo inventando il futuro della bellezza grazie alla tecnologia e all'ingegneria! Puntiamo a soddisfare le esigenze di 8 miliardi di individui e lavoriamo per rendere 6 miliardi di prodotti accessibili a tutti, senza compromettere i nostri impegni verso la società e il pianeta. Tutto questo è possibile grazie al potere dei dati, della tecnologia, dell'innovazione e della scienza.

Perché unirti a L’Oréal come talento Tech?

Scopri come le tue competenze possono trasformare il settore della bellezza. Ecco perché dovresti unirti a noi!

• Alimenta la tua passione per l'innovazione: in L'Oréal hai la possibilità di sfruttare le tue capacità per trasformare la bellezza con tecnologie all'avanguardia, creando nuovi prodotti, esperienze e soluzioni.

• Crea un impatto concreto: guida progetti entusiasmanti fin dal primo giorno, vedi le tue idee prendere vita e fai la differenza nel mercato globale della bellezza.

• Apprendimento e crescita costanti: accelera la tua crescita in un ecosistema vivace di esperti, con le tecnologie più recenti, certificazioni e opportunità di apprendimento dinamiche ogni giorno.

• Abbraccia lo spirito imprenditoriale: innova e lascia il tuo segno in un ambiente dinamico e imprenditoriale dove la tua voce conta.

• Crea il tuo percorso professionale: esplora percorsi di carriera diverse all'interno ei nostri brand e traccia il tuo percorso unico nel mondo del beauty tech.

 

Sentiamo cos’hanno da dire i nostri Tech’timonials!

Di cosa si occupano, a quali progetti stanno lavorando e qual è la loro parte preferite del lavoro in L’Oréal. Continua a leggere!

 

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Capitolo commerciale: incontriamo Federica Calderini, National Account Manager L'Oréal Dermatological Beauty e scopriamo di più sul percorso cross-funzionale in L'Oréal Italia!


Dal mondo dei numeri al palcoscenico commerciale: raccontaci il tuo affascinante viaggio post-laurea in ingegneria, che ti ha portata fino al cuore pulsante di L'Oréal: l’area commerciale!
Il mio percorso in L’Oréal è cominciato nella supply chain di LDB nel ruolo di Supply Planner, con l’obiettivo di garantire la disponibilità dei nostri prodotti per soddisfare gli ordini dei clienti, il più alto livello di servizio possibile e ottimizzando le giacenze in magazzino. Ho poi proseguito rivestendo il ruolo di Demand Planner per i brand La Roche-Posay e Skinceuticals con la responsabilità di pianificare la domanda dei prodotti collaborando con tutti i principali stakeholder interni (Marketing, Sales e Finance). Successivamente ho ricoperto una posizione di natura più progettuale sempre all’interno della Supply Chain di LDB: quella di Key Account Supply Chain Manager, un ruolo che mi ha appassionato moltissimo e che mi ha dato la possibilità di lavorare con i principali clienti della nostra divisione, oltre che di attivare alcuni progetti strategici. Ho poi deciso di raccogliere una sfida: quella di ricoprire il ruolo di Key Account Manager all’interno del canale farmacie, mettendo a frutto tutte le skills derivanti dal mio background analitico e dal mio percorso di studi in ingegneria gestionale. In pochi mesi l’azienda ha deciso di affidarmi la responsabilità di guida dell’interno canale di distribuzione con un team a riporto! Questo è stato per me un traguardo importantissimo, che ha segnato il riconoscimento delle mie competenze tecniche così come quelle relazionali e di leadership.

Quali sono le skills che hai appreso durante i tuoi studi che più ti hanno aiutato a risolvere le numerose sfide del quotidiano nella tua attuale funzione?
Un percorso di studi in ingegneria fornisce skills tecniche ma anche tante e importanti soft skills. Le hard skills sono quelle che ho applicato fin da subito nei primi anni di lavoro all’interno della supply chain: la conoscenza delle modalità di ottimizzazione dei flussi e processi, delle tecniche di forecast, dei flussi logistici all’interno di un magazzino e delle modalità di gestione dello stock, la conoscenza dei principali KPI per monitorare le performance della supply chain… E tanto altro che sto applicando adesso nell’esperienza Sales (ad esempio la lettura strategica di un P&L, i principi manageriali, le tecniche di analisi di grandi dataset ecc.). Studiare ingegneria mette anche di fronte ad alcuni ostacoli, il che consente di sviluppare il problem solving ma anche la resilienza. Un grande valore aggiunto è dato anche dai tanti progetti di gruppo, che permettono di imparare a lavorare in team in modo strategico enfatizzando il contributo di ogni stakeholder.

Quali sono secondo te le competenze che un profilo ingegneristico come il tuo apporta al team commerciale?
Un ruolo sales, all’interno del Gruppo L’Oreal, è un ruolo ad alto impatto strategico con fondamenta analitiche. Si costruisce un pensiero strategico basandosi sui dati a disposizione ed è fondamentale saper analizzare i dati per poi trasformarli in insights di valore. Un ingegnere, come anticipato prima, è per natura anche un “problem solver” che implementa metodi per affrontare e risolvere ostacoli; all’interno del team Sales questo è possibile anche grazie al frequente coordinamento con molti interlocutori diversi.

Guardando al futuro, quali nuove competenze o aree di conoscenza vorresti sviluppare per continuare a crescere professionalmente?
Mi piacerebbe continuare il mio percorso nel team sales spostandomi dalle esperienze che ho avuto nella gestione di clienti con punti vendita fisici a clienti che svolgono principalmente la loro attività online! E poi continuare il mio percorso di crescita professionale cross-funzionale, cogliendo ogni opportunità di apprendere nuove competenze che mi consentano di avere un profilo a 360°.

Immagina di incontrare la te stessa di dieci anni fa, piena di sogni e ambizioni. Quale consiglio le daresti per guidarla lungo il percorso che ti ha portata al successo attuale?
Le direi di essere sempre curiosa e pronta a mettersi in gioco; di accettare nuove sfide senza timore, perché può contare sulla formazione solida che ha ricevuto; di essere sempre aperta al confronto e allo stesso tempo di portare avanti le proprie idee, a patto che queste siano sempre fondate su dati e analisi concrete; infine, di essere sempre disponibile e generosa nello scambio di idee e informazioni. Trovo che questo sia l’aspetto più importante in una grande azienda come L’Oréal, in cui ci si trova a collaborare in ogni momento con altri professionisti. 

 

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Dall'Ingegneria al Finance: un futuro di opportunità in L'Oréal

Chi dice che una laurea in ingegneria dà accesso solo al mondo tecnico? In L'Oréal, leader mondiale nel settore beauty, la mente analitica e la capacità di problem solving tipiche di chi ha studiato ingegneria sono risorse preziose anche nell’universo dinamico del Finance.

Abbiamo incontrato due figure chiave in L’Oréal Italia: una con una solida esperienza alle spalle e l’altra all'inizio del proprio percorso, per scoprire come una formazione ingegneristica possa aprire le porte a una carriera stimolante e ricca di opportunità nel mondo finanziario dell’azienda. Conosciamo Alberto Anzivino – Finance Director Consumer Products Division e Matteo Razzoli Junior Brand Controller Consumer Products Division! Le loro storie possono essere d'ispirazione per tutti gli studenti di ingegneria che desiderano esplorare orizzonti più ampi e contribuire al successo di un'azienda globale. Preparatevi a scoprire come la precisione del calcolo si fonde con la creatività del beauty, in un connubio vincente che alimenta l'innovazione e la crescita.

  

 

Ciao Alberto e Matteo! Grazie per raccontarci la vostra esperienza!

Iniziamo con Matteo. Cosa ti ha portato, da ingegnere, a candidarti per il ruolo di Junior Brand Controller in L'Oréal Italia? Quali aspetti del tuo lavoro trovi più stimolanti e in sintonia con i tuoi studi?
Passione e curiosità sono ciò che mi ha guidato verso il mondo della finanza. Ho coltivato questo interesse durante la Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale specializzandomi in Finance e ho avuto la possibilità di mettermi alla prova con uno stage nel Brand Controlling di L'Oréal Italia, anche grazie alla partecipazione a Brandstorm. Oltre all'aspetto operativo, trovo stimolante la dinamicità del lavoro e la possibilità di sviluppare una visione strategica del business.

Alberto, da ingegnere a Finance Director: ci racconti anche tu qual è stato il tuo percorso?
Il mio viaggio è iniziato nel cuore pulsante della produzione, come ingegnere di processo. Successivamente ho esplorato l'affascinante mondo della supply chain, dalla logistica alla pianificazione. Nel frattempo nasceva in me il desiderio di scoprire l'altro lato del business, quello vibrante e stimolante della domanda e del mercato. Ed è stato proprio questo desiderio a condurmi verso il finance. Le competenze ingegneristiche si sono rivelate sorprendentemente preziose: la capacità di analisi, di problem solving, la dimestichezza con la statistica e la gestione dei processi, unite a un approccio scientifico e alla capacità di gestire la complessità, sono skill potenti che mi permettono ogni giorno di portare avanti con successo il mio lavoro. Ho scoperto che la mente di un ingegnere, allenata alla precisione e all'efficienza, può trovare terreno fertile anche nel mondo del finance, contribuendo a costruire strategie innovative e a raggiungere obiettivi ambiziosi.

Matteo, ti va di raccontarci la sfida più stimolante che hai affrontato finora?
Direi la trasformazione continua dei processi aziendali. L'Oréal incoraggia il pensiero critico e valuta ogni proposta di semplificazione. In questo contesto, l'approccio analitico e il problem solving acquisiti durante gli studi ingegneristici si rivelano strumenti fondamentali.

Alberto, quali opportunità di crescita professionale offre L'Oréal ai giovani che entrano nei team Finance? Quali percorsi di carriera si possono intraprendere?
Il dipartimento Finance di L'Oréal è un vero e proprio universo di opportunità, che spazia dal Legal al Business Finance, dall'Internal Control, all'audit e alla tesoreria. Questi ruoli sono presenti a livello locale, di Zona e global, per le quattro Divisioni del Gruppo e per il Corporate. Le possibilità di crescita sono molteplici, non solo all'interno del finance, ma anche in percorsi multifunzionali, sempre più frequenti in azienda, che permettono di ampliare le proprie competenze e arricchire il proprio bagaglio professionale.

Alberto, L'Oréal è un'azienda leader nel settore beauty, un settore in continua evoluzione. In che modo il tuo ruolo nel finance contribuisce al successo e all'innovazione dell’azienda?
Il purpose di L’Oréal “creare la bellezza che muove il mondo” si concretizza anche attraverso la creazione di valore, intenso per i consumatori, per i partner commerciali, per gli azionisti, ma anche per il pianeta e per la società intera. In questo contesto la nostra capacità di misurare, analizzare, generare insight ed elaborare strategie è fondamentale per assicurare che l'azienda abbia sempre le risorse necessarie e i piani giusti per raggiungere gli obiettivi strategici di medio e lungo termine.

Matteo, guardando indietro, c'è qualcosa che avresti voluto sapere prima di iniziare questa carriera? Eri consapevole delle possibilità offerte dalla tua laurea in ingegneria nel mondo del finance?
Sapevo che la mia laurea avrebbe aperto porte anche nel finance ma non conoscevo le sfide e le gratificazioni proprie di questo percorso. Al me stesso studente consiglierei di intraprendere la prima esperienza lavorativa il prima possibile. Conciliare studio e lavoro è impegnativo ma il vantaggio competitivo che si acquisisce va ben oltre il curriculum: è un investimento prezioso per il futuro.

E tu Alberto, che consiglio daresti ai giovani ingegneri interessati a una carriera nel finance in L'Oréal? Cosa dovrebbero fare per raggiungere questo obiettivo?
Mostrarsi curiosi e proattivi: mettersi in contatto con persone che lavorano o hanno lavorato in azienda, seguire le iniziative online e offline del Gruppo e della filiale locale veicolate attraverso i vari canali, tenere monitorate le nuove opportunità che emergono (internship, il business game Brandstorm, vari eventi di recruiting in tutta Italia), approfondire la conoscenza dell'azienda e del settore.

 

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Incontriamo Simone Sassetti, Customer Experience Manager all’interno della Divisione Prodotti Professionali di L'Oréal Italia. Con un percorso iniziato come Management Trainee, ci racconta come ha saputo cogliere le opportunità che L'Oréal offre, mettendo a frutto le sue competenze in un contesto dinamico e in continua trasformazione.

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Simone, raccontaci del tuo percorso professionale in L'Oréal e come sei arrivato a ricoprire questo ruolo nella Supply Chain!

“L'Oréal, con i suoi programmi dedicati allo sviluppo di carriera per i giovani come il Management Trainee Program, ha sempre attirato la mia attenzione fin da quando ero studente. Dopo una prima esperienza in un'altra multinazionale, ho finalmente avuto l'opportunità di entrare in L'Oréal come Management Trainee e iniziare il mio percorso in questa realtà. Ho avuto la possibilità di lavorare in due team: inizialmente nel team Continuous Improvement per la divisione Corporate e successivamente nel team Portfolio Management per la divisione Mass Market. Entrambe esperienze formative che mi hanno permesso di conoscere l’azienda da diverse angolazioni e di consolidare le mie competenze.”

Entrando nel vivo della tua esperienza, quali sono state le sfide più impegnative, quelle che ti hanno messo davvero alla prova nel tuo ruolo? E come sei riuscito a superarle?

"La sfida più grande è senza dubbio la continua trasformazione e innovazione. In L'Oréal cerchiamo sempre di migliorare i nostri processi per avere un impatto positivo sul mercato. Dalla gestione di interi progetti innovativi all'implementazione di nuovi tool, tutto viene fatto con un unico obiettivo: essere una Beauty Tech company che garantisce ai suoi consumatori il massimo della soddisfazione. Questa trasformazione costante richiede grande flessibilità e capacità di adattamento."

Quali sono le competenze specifiche che hai acquisito durante i tuoi studi di ingegneria che si sono rivelate più utili nel tuo lavoro quotidiano?

“Direi il metodo, l'elasticità mentale e la gestione delle risorse sia mentali che fisiche. Ho studiato ingegneria gestionale al politecnico di Torino, lì ho imparato ad affrontare i problemi in modo strutturato, a trovare soluzioni creative e a gestire lo stress in situazioni complesse."

Mentre studiavi ingegneria, ti immaginavi di poter sviluppare la tua carriera nella Supply Chain di L'Oréal? Avevi dei preconcetti sulle tue possibilità di carriera?

"Durante gli studi non avevo aspettative precise, ero curioso di quello che mi aspettava ma anche intimorito dalla distanza che separava il mondo universitario da quello del lavoro. Avevo molti dubbi, poche risposte, ma ero sicuramente libero da preconcetti. Mi informavo, valutavo tutte le opportunità e facevo colloqui anche solo per imparare e conoscere realtà diverse da quella accademica."

Come pensi evolverà il tuo ruolo in futuro, considerate le nuove tecnologie e le sfide che la Supply Chain di un'azienda come L'Oréal deve affrontare?

"La trasformazione è solo all'inizio. Il mercato evolve rapidamente e le aziende devono adattarsi. Credo che in L'Oréal ci siano le persone e l'ambiente giusto per affrontare le sfide future. La domanda non è se queste sfide si presenteranno, ma in quale azienda voglio essere per affrontarle al meglio. La risposta, per me, è scontata."

Che consiglio daresti a qualcuno che ha da poco terminato la facoltà di ingegneria e che vuole intraprendere una carriera nella Supply Chain di L'Oréal?

"Siate curiosi, fate domande, mettete in discussione lo status quo. Questo vi aiuterà a sviluppare una consapevolezza che vi sarà utile in ogni fase della vostra carriera, dalla scelta del primo lavoro alla costruzione del vostro percorso professionale."

 

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